Sono una dei fotografi selezionati dal Maestro Franco Fontana per l’esposizione – dal 14 luglio al 23 agosto 2017 – alla Sala Museale Polveriera Guzman ad Orbetello.
Mostra Fotografica “Franco Fontana e quelli di Franco Fontana”
Dal 14 Luglio al 23 Agosto
Orari: 18:00/20:00 – 21:00/23:00
Orbetello, Sala Museale Polveriera Guzman, Via Mura di Levante – INGRESSO GRATUITO
Evento in collaborazione con Image Mag
“Ho selezionato questi autori e le loro testimonianze fotografiche : sono tutti italiani per motivi sia di tempo che organizzativi .
Ho tenuto questo tipo di workshop in giro per il mondo: Tokyo, Rockport, NewYork, Bruxelles, Arles, Parigi, Barcellona , Vevey, Amsterdam ,Taipei, Milano, Torino, Roma , Venezia ecc.sempre organizzati da Università, Istituti di Cultura, Musei, Accademie e
Gallerie.
Gli workshop non sono solamente una vacanza o un passatempo, ma sono il pretesto per un incontro ed un’avventura fotografica.
Perchè che cos’è un ” Maestro”, in questo caso , di fotografia? Una persona che ti insegna a leggere, a scrivere o a fare forse le parole crociate? No, è qualcosa di più: è colui che ti porta davanti alle cose perchè tu le veda, le capisca e le testimoni affinchè possano diventare tue.
E poi ti aiuta a diventare ciò che sei senza opprimerti e condizionarti facendo fiorire le tue potenzialità. Questi fotografi, alcuni dei quali non ancora definitivamente compiuti, sono il fenomeno nuovo che si sta muovendo. Anche se non saranno sicuramente i più
rappresentativi in assoluto sono comunque quelli che hanno cominciato a conoscere e a capire mettendo in atto questa presa di coscienza.
E così la mia esperienza continua anche con nuovi protagonisti per continuare a rischiare e scoprire sempre nuovi talenti.”
Franco Fontana
Se provaste a fare un sondaggio chiedendo a dieci persone che cosa amano fotografare le risposte sarebbero altrettante e le più varie : “Attimi di vita familiare”, “animali”, “paesaggi”, “sconosciuti”. Ma se provaste a chiedere “perché fotografate?”, il comun denominatore sarebbe uno su tutti: la voglia di raccontare ciò che si è vissuto, la voglia di raccontarsi.
E quello che ci ha mossi a presentare questa richiesta non è soltanto il desiderio di rendere omaggio al più grande fotografo contemporaneo, ma l’esigenza di fare un viaggio attraverso il suo sguardo.
Uno sguardo che ha gli occhi del Maestro FRANCO FONTANA.
Per chi si occupa di fotografia allestire una mostra e ancor prima trovare la location più idonea è un po’ come cercare casa… e la ricerca di una casa, oltre il costo in sé, è qualcosa di complesso se non ci si accontenta di un comune “posto”. Non si tratta semplicemente di un “ospitare” delle persone. Si tratta di accoglierle. Custodirne i segreti e i sentimenti. Mostrare a chi entra e si sofferma a guardare, l’anima delle persone che la abitano, le sfumature del carattere, l’intimità dell’anima. E’ la stessa cosa che ci si aspetta pensando al luogo per allestire una mostra di questo livello. Si parla di “ricevere”le opere del Maestro e dei suoi allievi. Di allievi ormai affermati e consolidati. Ma anche di fotografi emergenti, espressione di un fenomeno nuovo ed in costante crescita. Sguardi travolti dall’energia inesauribile del Maestro che, nonostante l’età, continua nella sua missione: “rendere visibile l’invisibile”. Il nome Franco Fontana equivale a rottura degli schemi, scossa delle abitudini mentali. Il tutto avvolto da quel mix perfetto ed equilibrato di emozione, ricerca di colore ed originalità che lo rende unico nel suo genere. Visioni poliedriche e appassionate che hanno tuttavia un filo conduttore a legarle: il cambiamento dei propri orizzonti dopo l’incontro-scontro con il Maestro modenese.
Persone che hanno tutte vissuto un viaggio con il Maestro.
Un viaggio chiamato “workshop”. Descrivere l’espressione “workshop” può sembrare semplice limitandosi a una pura definizione formale. Ma estendendo lo sguardo al di là, ci si rende conto che significa essere catapultati in un’avventura, presi per mano dalla “luce” del Maestro Fontana. Significa guardarsi dentro, abbandonare regole, convinzioni. Aprirsi al nuovo. Metaforicamente parlando, sarebbe come spalancare una finestra sulla propria anima. Una finestra dalla quale filtra luce allo stato puro, colore. Filtra emozione, creatività.
Perché in fondo a dirla con le parole del Maestro:”La fotografia rimane sempre un pretesto: è una parte di te stesso che va a testimoniare il tuo mondo che sia un paesaggio o un essere umano”.
Non bisogna tuttavia pensare che questo viaggio sia un semplice seguire un modello prefissato. Significa diventare protagonisti di sé stessi, della propria vita, attraverso i propri scatti. Acquisire indipendenza fotografica . Equivale a capire che prima di diventare bisogna “essere” . Che non bisogna limitarsi a illustrare ma esprimere. E questo è alla base del progetto “Quelli di Franco Fontana”. Un cammino iniziato da oltre un decennio, che ha coinvolto luoghi prestigiosi e cornici di elevato valore storico, ambientale e culturale. Spazi e ambienti perfetti che hanno accolto le foto del Maestro e dei suoi maggiori allievi, scelti e selezionati personalmente dopo aver partecipato ai Suoi seminari in giro per l’Italia e il Mondo.
Testo di Mosè Franchi